Come rendere attrattiva la tua impresa per le persone di cui ha bisogno
E’ notizia recente che oltre 4 milioni di imprese, di cui il 98% costituito da realtà medio-piccole (Pmi), che sono poi il vero cuore pulsante dell’economia nazionale, stanno affrontando una crisi occupazionale senza precedenti: non trovano personale!
Tu, caro imprenditore, lo sai bene vero?
Cosa lamentano le aziende:
Una grande difficoltà di reperimento di nuove risorse, indicando come causa principale la “mancanza di candidati”, e come seconda causa la “preparazione inadeguata”. La crisi di reclutamento colpisce ugualmente gli sviluppatori software, gli operai specializzati, i carpentieri e persino i cuochi, e tanti altri.
Quali sono le cause
I motivi della crisi di talenti sono molti, dal disallineamento delle competenze, dovuto ad un mismatch tra ciò di cui le aziende hanno bisogno e le competenze acquisite con la formazione scolastica, alla complessità burocratica del mondo del lavoro, al livello non sempre competitivo delle condizioni di lavoro e contrattuali offerte ai lavoratori.
In questo articolo, tuttavia, voglio raccontare un altro tipo di disallineamento: quello tra i desiderata della nuova generazione (la Generazione Z) e il modello organizzativo e gestionale delle imprese, con particolare focus sulle micro e PMI italiane.
Di cosa parla l’articolo
Voglio affrontare un tema in un modo diverso dal comune perché, al di là delle lamentele, ciò che serve è trovare delle soluzioni pratiche, applicabili e risolutive per l’imprenditore che ha, sempre e comunque, quale obiettivo il produrre profitti per la continuità dell’azienda e la salvaguardia dei posti di lavoro.
Cosa può fare l’imprenditore
E’ chiaro che il contesto attuale è sfavorevole ma, proprio partendo da ciò, l’unica soluzione che è nelle mani dell’imprenditore è l’approccio al reclutamento delle risorse. Non parlo di processo di recruiting, che è di competenza delle figure preposte, ma di come l’azienda possa rendersi attrattiva per le risorse di cui ha bisogno. Seguimi!
La Nuova Frontiera per la Generazione Z
Negli ultimi anni, il panorama lavorativo è cambiato drasticamente. Se un tempo le grandi aziende erano le preferite dai giovani per la stabilità e i benefit, oggi le PMI e micro-imprese italiane, che costituiscono il 95% delle aziende nel paese, hanno l’opportunità di attrarre la Generazione Z, alla ricerca di un equilibrio vita-lavoro e di un ambiente lavorativo che rispecchi i propri valori personali.
Il Nuovo Mercato del Lavoro
Tradizionalmente, le giovani generazioni guardavano con interesse alle grandi aziende, attratte dalle promesse di contratti a lungo termine e stipendi competitivi. Tuttavia, l’era moderna ha portato a una rivalutazione di queste priorità. Oggi, i giovani non cercano un “posto fisso” come Checco Zalone ironizzava magistralmente, ma desiderano lavorare in organizzazioni che valorizzino l’innovazione, che offrano sfide stimolanti e che permettano di misurare il proprio impatto reale sui risultati aziendali e sul prodotto finale. La ricerca di un “sense of purpose” è diventata cruciale: le nuove leve vogliono sapere che il loro lavoro contribuisce a qualcosa di più grande del profitto economico.
Le Piccole Imprese sono favorite!
Si, hai letto bene, caro imprenditore.
So che ora stai pensando “ma come? Io non trovo idraulici, tornitori, muratori, contabili, cuochi e mi dici che io ho più possibilità di aziende grandi?”.
Come scrivo nel mio libro “Salva la Tua PMI” https://saravanetti.com/e-book/ le piccole imprese italiane sono certamente creative ma troppo spesso poco produttive: lavorano sempre di più e sempre meno è la redditività del lavoro che svolgono. Allo stesso tempo, però, hanno diversi punti di forza che sono già insiti nel suo modello di piccola impresa, naturalmente votata alla flessibilità e all’adattabilità. Hanno, quindi, naturalmente la capacità di adattarsi rapidamente e, per questo, sono potenzialmente in una posizione ideale per rispondere a queste nuove esigenze del mercato del lavoro. Potenzialmente, appunto. A patto che….
Non è certo utile per te e la tua azienda, caro imprenditore, cadere nella trappola di pensare che i giovani vogliano continuamente cambiare lavoro perché “vogliono più soldi” o, peggio ancora, perché “non hanno voglia di lavorare”. È certamente meglio che tu comprenda, piuttosto, le motivazioni profonde dei giovani e agisca di conseguenza.
I giovani cercano:
–Sfide Professionali e Crescita: Vogliono ruoli che offrano opportunità di apprendimento e responsabilità crescenti.
–Impatto Sociale e Sostenibilità: Preferiscono aziende impegnate nella sostenibilità ambientale e nel supporto alla comunità.
-Ambiente di Lavoro Positivo: Desiderano un contesto di lavoro che favorisca il benessere e l’equilibrio vita-lavoro.
Potenzialmente favorita la Piccola impresa, dicevamo. A patto che… ?
A patto che si allinei ai desiderata nel Nuovo Mercato del Lavoro, per attrarre e fidelizzare le persone.
Non hai altra strada, caro imprenditore, che adottare strategie innovative che combinino ascese professionali a un impegno sociale; profitto ad innovazione; lavoro operativo ad opportunità di relazioni e formazione. È essenziale, oggi più che mai, che gli imprenditori abbandonino il mantra “così si è sempre fatto” e siano pronti a evolvere il proprio modello aziendale.
Riprogetta l’Organizzazione:
Crea un’ambiente di lavoro strutturato, dove ogni persona abbia ben chiaro cosa si vuole da lui e il proprio impatto sui risultati. Una chiarezza di ruoli, responsabilità, attività e risultati auspicabili incrementa la motivazione perché responsabilizza.
Introduci metodi di lavoro standardizzati, snellendo i lavori ripetitivi (e quindi poco motivanti) e più congeniali ai giovani, ad esempio creando video per mostrare dove prelevare in magazzino i materiali per il cantiere e come caricarli sul furgone, che possono essere visionati in ogni momento sul cellulare oppure registrare le attività eseguite su un tablet, consentono un allineamento ed avvicinamento tra generazioni e fanno risparmiare tempo ed energie ai capi squadra
Offrire orari di lavoro flessibili può essere un modo efficace per attrarre la Generazione Z, poiché promuove un sano equilibrio tra vita personale e professionale. Ad esempio, riprogettare i turni dei camerieri, eliminando i turni spezzati, può rendere il tuo locale più interessante per chi non risiede nei pressi. Questo è particolarmente rilevante per i negozi situati in centro, dove spesso il personale abita in periferia. Una maggiore flessibilità nelle pianificazioni può, quindi, attrarre talenti da aree più distanti, migliorando la tua capacità di reclutamento.
Investire nella Formazione e Creazione di Carriere: ad esempio addestramento pratico per il personale meno esperto o neo-assunto, dove apprende le tecniche di costruzione, la sicurezza sul lavoro e l’uso corretto degli strumenti in un’azienda edile. Questi incontri possono essere tenuti da operai esperti, creando un ambiente di mentoring e contaminazione sana.
Un Cambiamento Culturale Necessario
Ci troviamo di fronte a un cambiamento culturale significativo: i giovani desiderano un lavoro che dia senso e soddisfazione alla propria vita. La mentalità del “lavorare duro” sta cedendo il passo a un approccio più orientato al benessere e alla realizzazione personale. Le piccole aziende hanno più opportunità delle grandi, tipicamente più rigide al cambiamento, di diventare i luoghi in cui queste aspirazioni possono essere soddisfatte, attirando persone desiderose di contribuire in modo fattivo agli obiettivi aziendali.
Il mio libro “Salva la Tua PMI” esplora queste tematiche approfonditamente, presentando strategie concrete che puoi implementare.
Immaginati in un futuro a breve termine….
Immagina un futuro in cui la tua azienda non solo è profittevole, ma anche fonte di benessere e crescita per il territorio, per i tuoi dipendenti e le loro famiglie, per la tua libertà. Lo è perché ti sei messo in gioco e hai ripensato la tua azienda non come un luogo di lavoro tradizionale, ma come una comunità dinamica in cui ogni individuo ha la possibilità di contribuire a un obiettivo più grande; hai attratto giovani talenti, li fai sentire parte di un progetto significativo, favorendo un ambiente di lavoro che stimola creatività e impegno. Hai reso finalmente indipendente la tua azienda e ora sei libero di concentrarti sulle priorità di un imprenditore: quelle attività che Eisenhower individua come Importanti e Non urgenti che portano valore nel lungo termine e richiedono una pianificazione attenta, come, in primis, la crescita dell’azienda.
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